Realizzare un server casalingo con Gentoo - parte 1
Con un po' di materiale di recupero e qualche ora di lavoro è possibile assemblare un server casalingo con sistema RAID per la sicurezza dei dati. In questa prima guida utilizzeremo Gentoo Linux e nella prima puntata ci occuperemo dell'installazione
di Andrea Raviola pubblicato il 14 Ottobre 2005 nel canale Sistemi OperativiRendere il sistema avviabile
La successiva fase del progetto prevede la personalizzazione del file fstab,
che contiene tutte le informazioni relative al mount delle varie partizioni
:
livecd src # nano –w
/etc/fstab
Modificarlo come segue :
# /etc/fstab: static file
system information.
# $Header: /home/cvsroot/gentoo-src/rc-scripts/etc/fstab,v 1.14 2003/10/13 20:03:38
azarah Exp $
#
# noatime turns off atimes for increased performance (atimes normally aren't
# needed; notail increases performance of ReiserFS (at the expense of storage
# efficiency). It's safe to drop the noatime options if you want and to
# switch between notail and tail freely.
#
# NOTE: If your BOOT partition
is ReiserFS, add the notail option to opts.
/dev/md0
/boot
reiserfs
defaults,noatime
0 2
/dev/md2
/
reiserfs
noatime
0 1
/dev/md1
none
swap
sw
0 0
/dev/md3
/var
reiserfs
noatime
0 2
/dev/md4
/home
reiserfs
noatime
0 2
# NOTE: The next line
is critical for boot!
none
/proc proc
defaults
0 0
# glibc 2.2 and above
expects tmpfs to be mounted at /dev/shm for
# POSIX shared memory (shm_open, shm_unlink).
# (tmpfs is a dynamically expandable/shrinkable ramdisk, and will
# use almost no memory if not populated with files)
# Adding the following line to /etc/fstab should take care of this:
none /dev/shm tmpfs defaults 0 0
Nota :
Primo campo : dispositivo
Secondo campo : mount point
Terzo campo : tipo di file system
Quarto campo : opzioni (noatime aumenta leggermente le prestazioni di
sistema)
Quinto campo : dump della partizione 1=si 0=no
Sesto campo : ordine di controllo dei filisystem da parte di fsck. La root dovrebbe
avere sempre 1, mentre i rimanenti file system delle altre partizioni 2 o 0
se non è necessario il controllo. N.b lo swap solitamente 0 0
Impostare ora dnsdomainname e hostname con :
livecd src # echo ryoma
> /etc/hostname
livecd src # echo getter > /etc/dnsdomainname
Ovviamente è possibile scegliere a proprio piacimento i nomi da assegnare a hostname e dnsdomainname.
Aggiungere dnsdomainname al runlevel di default
livecd src # rc-update add domainname default
E' ora necessario reperire i tool per la gestione del reiserfs e del raid
con :
livecd src # emerge mdadm
livecd src # emerge reiserfsprogs
Attendere la fine della compilazione e passare allo stadio finale, ossia l'installazione del bootloader. E' possibile scegliere indifferentemente lilo e grub, sono entrambi ottimi, ma la nostra preferenza viene accordata a grub per il fatto di non dovere ricaricare la configurazione dopo ogni modifica effettuata a grub.conf.
Rendere disponibile grub con:
livecd src # emerge grub
Procedere quindi all'installazione del bootloader vera e propria negli mbr
dei 2 dischi infatti sarà necessario installare il bootloader su ambedue
i dischi, poiché nel caso di rottura di uno di essi deve essere possibile
effettuare il boot da quello rimasto integro.
livecd src # grub
A schermo verrà visualizzato:
GNU GRUB version 0.96
(640K lower / 3072K upper memory)
[ Minimal BASH-like
line editing is supported. For the first word, TAB
lists possible command completions. Anywhere else TAB lists
the possible
completions of a device/filename. ]
grub>
Procedere quindi con i seguenti comandi:
root (hd0,0)
setup (hd0)
e
root (hd1,0)
setup (hd1)
Nota: grub indica i dischi in base a numeri, il primo disco è 0 il secondo 1 e così via. Idem per le partizioni in esse contenute, quindi Hd0,0 si riferisce alla prima partizione del primo disco, che nel caso in esempio è la boot. Infatti il comando root serve ad indicare a grub la posizione della partizione di boot (che contiene la bzImage), mentre il comando root installa grub nell'mbr del disco specificato.
Dopo aver configurato ambedue i dischi, passare al file di configurazione
che utilizza grub ossia:
/boot/grub/grub.conf
Editarlo con :
livecd src # nano –w
/boot/grub/grub.conf
Utilizzare la seguente configurazione standard :
timeout 30
default 0
fallaback 1
title Gentoo2005 disco
uno
kernel (hd0,0)/bzImage root=/dev/md2
title Gentoo2005 disco
due
kernel (hd1,0)/bzImage root=/dev/md2
Le righe si commentano da sole.
E' giunto il momento di impostare la password per l'utente root attraverso questa riga di codice:
livecd src # passwd "lamiapassword"
La configurazione ora è finita, uscire quindi dall'ambiente chroot con
:
livecd src #exit
"Smontare" tutte le partizioni con il comando umount:
livecd src # cd /
livecd src # umount /mnt/gentoo/boot
livecd src # umount /mnt/gentoo/var
livecd src # umount /mnt/gentoo/proc
livecd src # umount /mnt/gentoo
Riavviare la macchina e incrociamo le dita!
livecd src # shutdown -r
now
Termina qui la prima puntata di questa guida, nelle prossime settimane pubblicheremo gli altri due articoli in cui verranno descritte la configurazione di massima, l'installazione dei principali applicativi e qualche ultima ottimizzazione del sistema.
114 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoIl concetto che la swap che deve essere il doppio della RAM è vecchio ormai...
aspetto con ansia il resto Ciao
Il concetto che la swap che deve essere il doppio della RAM è vecchio ormai...
nano è molto comodo se non devi fare molte operazioni ed è inoltre un po' più intuitivo.
Per la swap il sistema ha 256mb quindi la vecchia regola IMHO va benissimo... inoltre dipende da cosa questo server deve fare...
OT: a quando una mega comparativa basata su gentoo sulle prestazioni dei nuovi sistemi? 32 bit vs 64 bit, dualcore vs singlecore, intel vs amd, linux vs windows...
(per loro son consigliate Ubuntu e Kubuntu , distro facili facili basate su Debian....)
Se avete problemi il forum della community
http://forums.gentoo.org
oppure il wiki
http://gentoo-wiki.com/Main_Page
sono ottimi per ottenere aiuti (mi raccomando, ricercate il forum e poi il wiki prima
di postare sul forum stesso...)
http://www.gentoo.org ) e' un valido aiuto anche in fase di installazione
(con links o lynx si possono vedere le pagine web anche in formato testuale...)
quoto... gentoo non è per nulla facile... però è molto didattica... forse è questo il motivo.
Cmq. la gentoo è stata creata per essere ottimizzata (quindi compilazione di tutti i pacchetti)...
p.s.: Io per un server non userei l'ottimizzazione O3!
uno scroscio di applausi!
bell'articolo e ottima idea!non ho assolutamente intenzione di far partire un flame tra linux_users ma non capisco perchè proprio gentoo...
cmq gentoo per uno a cui interessa seriamente CAPIRE linux è la prima e unica da tenere in considerazione, ha la migliore comunity e documentazione che si sia mai vista!
cheers!
PS: anche io gradirei moltissimo qualche bench linux vs windows
che ci vedi di strano? Gentoo ha ottime qualità la sua "difficoltà" è legata all'alta configurabilità. Comunque se si segue la guida e si mastica già un po' di Linux non ci sono problemi (se si è fortunati )...
GENTOO FOREVER!
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