Assemblare un PC portatile

Assemblare un PC portatile

Guida all'assemblaggio di un PC portatile, partendo da una configurazione base offerta da diverse case, cui vanno aggiunti processore, hard disk ed eventualmente memoria RAM. Considerazioni sulle varie opzioni di scelta.

di pubblicato il nel canale Portatili
 

Introduzione

Nel settore informatico, dove con questo temine intendiamo tutto ciò che ha a che fare con un computer, sia esso un IBM compatibile, un Apple ecc., è naturale pensare ad un computer come ad un oggetto ingombrante, dotato di monitor di notevole peso e dimensioni, case di difficile posizionamento, l'immancabile groviglio di cavi che contraddistingue l'angolino destinato alla locazione dell'ormai diffusissimo PC.

Niente da obbiettare, dato che un computer è sempre stato contraddistinto da queste caratteristiche essendo le alternative, fino a poco tempo fa, esageratamente costose. Un portatile, o laptop, è sempre stato caratterizzato da un "fastidioso" difetto, il prezzo. Occorre però fare una premessa importante; da sempre i due mondi, quello dei desktop e quello dei notebook (altro termine per indicare il PC portatile), hanno corso su binari differenti essendo prodotti destinati ad utilizzi diversi.

Un elaboratore desktop presenta caratteristiche tecniche che sono, di norma, superiori a quelle di un portatile, in ragione soprattutto dello spazio a disposizione; un notebook, per racchiudere tutto il necessario al suo interno, contiene dispositivi espressamente studiati per questo impiego, per progettare i quali si è scesi a inevitabili compromessi tra ingombro e prestazioni. Un tempo il PC portatile veniva utilizzato quasi esclusivamente dal professionista che necessitava di un computer sempre al suo seguito, capace di una certa autonomia e dal peso possibilmente ridotto; per tutti gli altri utilizzi il classico desktop la faceva da padrone.

La situazione sta progressivamente cambiando dato che esistono attualmente valide alternative all'ingombrante desktop; è sempre più frequente sentir parlare di Desktop Replacement, locuzione che sta ad indicare, appunto, l'operazione che permette di sostituire, senza scendere a compromessi, il "vecchio" desktop con un portatile. E' da circa un annetto infatti, che il prezzo dei portatili è in continua discesa, nonostante le continue migliorie tecniche di volta in volta introdotte.

Attualmente il mercato dei portatili è caratterizzato da due differenti correnti che vedono da una parte la ricerca del minor peso ed ingombro, dall'altra l'integrazione di tutto ciò che serve ad un PC; quest'ultimi prodotti vengono definiti "all in one", cioè "tutto in uno", ed integrano nello chassis i componenti classici di un desktop e risultano per tanto caratterizzati da pesi ed ingombri non certo contenuti. Se la prima soluzione è ancora un po' costosa, i prodotti della seconda sono invece offerti dalle varie case a prezzi decisamente interessanti; si possono trovare dispositivi attorno ai quattro milioni che dispongono di un buon monitor da 14,1" (pollici), lettore DVD, modem integrato, processore di discreta potenza di calcolo e buona dotazione di memoria RAM.

Rimangono ancora delle precisazioni da fare, infatti alcune categorie di utenti difficilmente troveranno, nonostante tutto, una valida alternativa in un portatile. Pensiamo ad esempio al videogiocatore, che esige dal proprio sistema il massimo in termini di prestazioni video, oppure al progettista grafico che mal tollera i monitor ridotti e le risoluzioni standard, ed altri ancora. La maggior parte della gente però, si sa, utilizza il computer per navigare in Internet e scrivere qualche lettera ogni tanto.

Ecco dunque che il passaggio ad un sistema portatile merita, in molto casi, di essere preso in considerazione. Come anticipato un portatile utilizza componenti espressamente progettati per questo impiego, alcuni dei quali liberamente presenti sui listini dei vari rivenditori come HD e moduli SO-DIMM di memoria RAM. In commercio sono poi presenti due differenti tipologie di notebook, quelli che utilizzano CPU della serie Mobile, cioè progettati per i portatili ed in genere saldati sulla scheda madre degli stessi, e quelli che utilizzano le classiche CPU per desktop installate sui tradizionali socket, soluzione quest'ultima decisamente più economica. Molti rivenditori hanno nei propri listini notebook incompleti, privi cioè di CPU, HD e RAM, e personalizzabili dagli utenti; questi portatili hanno schede madri con tradizionale socket sui quali possiamo mettere CPU standard per desktop; in pratica il mercato consente, entro certi limiti, di poterci assemblare il nostro notebook.

In questo articolo vedremo come, partendo da un PC portatile incompleto, sia possibile, da parte di tutti, assemblarsi il proprio notebook; esamineremo i criteri di scelta dei vari componenti da aggiungere. Pur non essendo queste delle soluzioni molto diffuse, abbiamo deciso di illustrare punto per punto il procedimento da seguire, sperando che il tutto risulti oltre che una semplice curiosità, un utile strumento per capire molte cose spesso trascurate.

 
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