Ibridi e 2-in-1 spingono le vendite di PC in Italia, a dispetto dei tablet

Ibridi e 2-in-1 spingono le vendite di PC in Italia, a dispetto dei tablet

Se a livello globale le vendite di PC consumer sono in calo, nel nostro paese abbiamo assistito ad una dinamica differente nella seconda metà del 2015 grazie alla spinta verso dispositivi ibridi e 2-in-1 nel settore dei PC portatili. Questa dinamica compensa in parte il calo nelle vendite dei tablet e si affianca al crescente interesse per le soluzioni gaming

di pubblicato il nel canale Portatili
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La crescita e il calo nelle vendite di tablet

Il mercato dei PC vive da vari anni a questa parte una fase di difficoltà: le vendite sono in calo e i consumatori si sono progressivamente spostati su altri strumenti per l'interazione con i dati, la consultazione di informazioni e la creazione di contenuti. Chiunque ha tra le mani uno smartphone, strumento che è sempre più in grado di far fronte alle esigenze di informazione che caratterizzano le nostre giornate, mentre la diffusione dei tablet ha ampliato gli scenari di utilizzo della tecnologia in ambiente domestico e professionale, soprattutto pensando alla fruizione dei contenuti più che ad una loro creazione.

Chiunque ha tra le mani uno smartphone

Tablet e smartphone destinati quindi a rimpiazzare del tutto i tradizionali PC? La risposta non è positiva, e sono gli stessi dati di mercato a confermarci questo andamento. Se gli smartphone continuano ad incrementare la diffusione, ma questa è una dinamica pressoché scontata a livello globale pensando al tipo di utilizzo per i quali sono destinati, è la contrazione nel mercato dei tablet a indicare come questi prodotti non rappresentino un sostituto perfetto dei PC. E' del resto la loro natura a spiegarlo molto bene: sono dispositivi ideali per consultare informazioni e per intrattenersi, ma non di certo per creare contenuti e lavorare attivamente sui dati.

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Se torniamo con la memoria al passato, alcuni anni fa una dinamica simile era stata creata dalle proposte netbook: si trattava personal computer di ridotte dimensioni e dal costo molto accessibile, basati su sistema operativo Windows e in grado di poter venire tenuti con sé in ogni spostamento. Si è ritenuto che queste soluzioni potessero prendere il posto dei PC portatili grazie alla loro facilità di trasporto ma così non è stato, limitati dalla costruzione improntata all'economicità e soprattutto dalla potenza di elaborazione molto contenuta.

I tablet hanno registrato nel corso del 2015 vendite in contrazione

I tablet hanno quindi registrato nel corso del 2015 vendite in contrazione, dopo essere stati capaci di toccare nuovi record di vendita negli anni precedenti. E' questo un mercato che è giunto ad una fase di piena maturità, che continuerà a catturare le preferenze dei consumatori in quanto si tratta di dispositivi interessanti e apprezzati ma che in prospettiva non potrà di certo sostituire quello dei PC così come ipotizzato in passato.

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Se i tablet si stabilizzano e i PC vendono di meno, calando anno dopo anno, si può pensare che il futuro dei dispositivi personali di informatica vada sempre più nella direzione di smartphone sempre più potenti e di un qualcosa che sia per sua natura piccolo e facilmente trasportabile. Ma analizzando nel dettaglio i dati di mercato emerge in modo chiaro come le vendite di PC evidenzino segnali di crescita in alcune specifiche nicchie di mercato, tra le quali evidenziamo quelli delle soluzioni convertibili e 2-in-1.

le vendite di PC in Italia regiostrano un +1% nella seconda metà del 2015

Analizziamo l'andamento di mercato a partire dai dati di GFK per il mercato italiano: le vendite di PC tradizionali per clienti consumer hanno registrato, nella seconda metà del 2015 rispetto allo stesso periodo del 2014, una lieve crescita del +1% includendo in questa classificazione i PC desktop, i notebook e le soluzioni convertibili. In forte calo le soluzioni tablet, con una riduzione del 21% per quanto riguarda le proposte consumer rispetto all'anno precedente a testimoniare come i consumatori non siano più così invogliati ad aggiornare i propri tablet.

 
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