CES 2016: al termine della fiera uno sguardo al futuro

CES 2016: al termine della fiera uno sguardo al futuro

Terminati i giorni caotici del CES 2016 di Las Vegas è il momento per uno sguardo a quanto annunciato la scorsa settimana, ma soprattutto a quanto ci attende all'orizzonte per il 2016. Al centro dei prossimi mesi la tecnologia e la necessità per molti temi evidenziati al CES di diventare certezza, superando la fase che li vede ancora come un qualcosa in divenire

di pubblicato il nel canale Portatili
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Schermi ovunque, ma sempre più belli

Non c'è edizione del CES che non sia caratterizzata da un proliferare in ogni stand di schermi di dimensioni sempre più grandi., e ovviamente così è stato anche per quella 2016. Lo standard 4K è ormai assodato come il riferimento di base del mercato: per i produttori non ha quasi più senso parlare di Full HD. Sul mercato, lo sappiamo bene, non è ancora così in quanto la domanda per televisori Full HD continua ad essere sostenuta soprattutto perché mancano ancora i contenuti video che possano sfruttare al meglio l'elevata risoluzione messa a disposizione dai display 4K.

Da questa iniziale considerazione derivano due conseguenze dirette, la prima delle quali è la necessità da parte dei distributori di contenuti video di rendere presto disponibili soluzioni che possano sfruttare al meglio la risoluzione 4K. Lo standard Ultra HD Blu-ray è una delle vie a disposizione degli utenti, accanto alla diffusione nei principali sistemi di streaming di filmati in risoluzione 4K nativa: pensiamo da un lato a proposte alla Netflix e dall'altro ai tradizionali produttori di servizi via trasmissione satellitare come Sky. Il 2016 sarà quindi l'anno nel quale vedremo una prima diffusione di massa, per quanto inizialmente non così elevata, dei contenuti 4K con una progressiva adozione e diffusione ad un numero più ampio di utenti.

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In commercio troviamo già ora numerosi televisori con risoluzione 4K anche nel mercato italiano, con per alcuni modelli differenze di prezzo complessivamente non elevate rispetto a pannelli Full HD di pari diagonale. Questo aiuta la diffusione di schermi 4K ma un prezzo accessibile è ottenuto con pannelli che hanno vari limiti in termini di qualità dell'immagine ottenuta: nulla di nuovo per chi frequenta il settore e che rinforza nuovamente il concetto di come non siano solo risoluzione e dimensione della diagonale i due parametri di scelta tra un TV e l'altro.

Il mercato sta fortunatamente operando nella direzione di rendere disponibili sempre più prodotti che siano dotati di supporto alla tecnologia HDR, High Dynamic Range, il cui fine è quello che incrementare in misura tangibile la gamma dinamica delle scene e quindi il loro realismo. L'esperienza d'uso diventa quindi molto più credibile e vicina a quella che è la rappresentazione della realtà: le immagini sono più belle e ricche ed è difficile pensare di ritornare ad uno schermo tradizionale una volta immersi nel mondo HDR. Ogni nuovo standard tecnologico porta con se le immancabili ricadute dal versante software: ecco quindi la necessità di capire in che modo i vari fornitori di contenuti 4K saranno in grado di mettere a disposizione flussi video 4K di tipo HDR, sia in termini di tempistiche sia di modalità tecnologica con la quale questo avverrà.

Per il 2016 ci attendiamo nuove informazioni e movimenti del mercato verso una diffusione dello standard HDR nei televisori 4K: i prezzi saranno inizialmente tutt'altro che contenuti con la speranza che la stagione di vendite natalizia possa rappresentare il punto di svolta per questo standard.

Virtual Reality: la nuova buzzword

Parlando di immagini non possiamo non parlare di visori per la realtà virtuale, prodotti presenti in ogni forma in molte demo mostrate al CES 2016. Che questo sia, o meglio dovremmo scrivere voglia essere, l'anno della virtual reality è pressoché scontato ma ci si deve domandare in che modo la VR si diffonderà sul mercato. La mia personale sensazione è che l'elevato focus verso la VR per finalità videoludiche non troverà quella effettiva concretizzazione di mercato che quanto visto al CES possa lasciar intendere.

I visori VR avranno sicuramente una interessante diffusione iniziale tra i videogiocatori, ma varie considerazioni legate tanto ai costi come alle soluzioni software scelte mi portano a pensare che non vi sarà una migrazione di massa dei gamers verso il VR, sia nel breve come nel medio-lungo periodo. Dove le soluzioni di virtual reality hanno a mio avviso una importante opportunità di crescita di mercato è nel mondo dei servizi professionali, quindi venendo utilizzati dalle aziende quale servizio per meglio promuovere i propri prodotti.

Oculus Rift

Pensiamo ad esempio ad un consumatore assolutamente a digiuno di tecnologia che voglia acquistare una nuova cucina per la propria abitazione. Se sino ad oggi il processo di valutazione avviene osservando i cataloghi, magari anche attraverso uno schermo, ottenendo dei disegni dei vari componenti scelti, in futuro sarà possibile per il consumatore vedere in virtual reality la propria nuova cucina e letteralmente camminarci attraverso potendo vedere in ambiente virtuale quello che sarà il proprio acquisto. E' per utilizzi di questo tipo, ma se ne possono immaginare moltissimi altri, che i produttori di visori VR hanno ora una eccellente opportunità di diffusione delle proprie soluzioni, contribuendo a definire un nuovo modo di interagire con i consumatori finali.

Che i produttori di hardware stiano cavalcando l'onda della realtà virtuale è in ogni caso una dinamica quasi scontata: i visori VR attuali, ma questo trend andrà intensificandosi con le future evoluzioni, necessitano di PC estremamente potenti per offrire una esperienza d'uso che sia la più realistica e fluida possibile. Il debutto delle GPU top di gamma di prossima generazione troverà quindi in questi accessori, assieme agli schermi con risoluzione 4K e 5K già in commercio, un eccellente veicolo per promuoverne la diffusione e sfruttare al meglio la potenza di calcolo di cui saranno capaci.

 
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