Acer Aspire S5: l'Ultrabook ultrasottile da 11 millimetri

Acer Aspire S5: l'Ultrabook ultrasottile da 11 millimetri

Aspire S5 è l'ultima proposta di Acer nel settore dei sistemi Ultrabook. Basato su piattaforma Ivy Bridge, abbina uno chassis molto sottile ad un pannello posteriore che nasconde tutte le porte di comunicazione. Tra le peculiarità lo storage con due SSD in Raid 0 e un display da 13,3 pollici che non convince per qualità

di pubblicato il nel canale Portatili
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Display

Lo schermo scelto da Acer per Aspire S5 ha diagonale di 13,3 pollici, con risoluzione di 1.366x768 pixel. Abbiamo già avuto modo di criticare la scelta di una risoluzione di questo tipo per un display abbinato ad un sistema Ultrabook, per sua natura non di certo economico, e continuiamo a credere che i produttori di notebook debbano progressivamente allontanarsi da risoluzioni di questo tipo investendo in pannelli di pari diagonale ma risoluzione ben superiore. E' anacronistico vedere come smartphone e tablet si stiano spingendo sempre più verso risoluzioni elevate mentre nel mercato dei notebook, salvo alcune rare eccezioni, si tenda a restare ancorati a display che non sono di certo al passo con quanto sviluppato sia in termini di componenti hardware (CPU, GPU e storage) sia di design e materiali utilizzati per la costruzione esterna.

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Lo schermo viene indicato da Acer come un Active Matrix TFT Color LCD; la finitura è lucida ma, grazie ad una finitura antiriflesso, tende a riflettere la luce diretta benché in proporzione meno di altri display di simile finitura presenti sul mercato

Il display presente sul sistema Acer Aspire S5 può essere regolato per dieci livelli, che permettono di spaziare dalle 14,933 candele su metro quadrato del primo step sino alle 177,010 candele su metro quadrato del livello massimo. Nel complesso notiamo una variazione molto regolare tra gli step adiacenti e un'ampiezza di valori che permette di adattare il display alle più svariate condizioni ambientali. La luminanza massima non raggiunge comunque vette particolarmente elevate e la leggibilità del display potrebbe risultare compromessa nel caso si utilizzi il sistema in piena luce solare.

Piuttosto scadente la profondità del nero, che già dal primo step di regolazione si assesta su un valore decisamente elevato di 0,362 candele su metro quadrato. L'andamento della variazione è sovrapponibile con quando abbiamo visto nel caso della luminanza e purtroppo il nero supera il valore unitario di candela su metro quadro già a partire dal terzo livello di regolazione. Al massimo livello ci troviamo con 4,114 cd/mq, che rendono il nostro nero, di fatto, un grigio molto scuro. Il rapporto di contrasto si attesta sul valore di 43:1, decisamente poco soddisfacente.

Comportamento abbastanza accettabile per quanto riguarda l'analisi cromatica del display. Tutti i colori risultano essere un po' distaccati dai valori di riferimento, sia in termini di saturazione, sia di precisione cromatica. Anche il punto del bianco si trova spostato verso tonalità più fredde, comportamento comune ai display con retroilluminazione a led prodotti in economia.

L'osservazione empirica dell'angolo di visione mostra un comportamento non particolarmente entusiasmante per il pannello in esame, come del resto già intuibile dalle analisi precedenti. La compromissione del rapporto di contrasto è già particolarmente marcata con inclinazioni verticali anche contenute (30 gradi rispetto alla verticale, in avanti e all'indietro), mentre nel caso di inclinazioni laterali il rapporto di contrasto inizia a ridursi solamente nel caso di angolazioni piuttosto marcate.

 
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