Intel e la svolta Ultrabook, smartphone e tablet PC

Intel e la svolta Ultrabook, smartphone e tablet PC

A mente fredda ecco un breve riassunto dell'Intel Developer Forum 2011 di San Francisco, che ha permesso di vedere con estrema chiarezza quali saranno i trend del 2012 nell'ambito del mondo tecnologico

di pubblicato il nel canale Portatili
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Consumi al centro di tutto

Iniziamo questo interessante discorso prendendo spunto da Paul Otellini, CEO di Intel, che ha anticipato nel corso del proprio keynote una tematica che corre trasversalmente in tutti gli argomenti trattati nel corso dell'IDF 2011. Sul palco, con lui, faceva mostra di sé una postazione molto particolare, poiché la CPU utilizzata era in grado di mantenersi operativa esclusivamente con una piccola cella solare. Nel corso delle giornate successive sono emersi alcuni dettagli, come per esempio il grande lavoro in termini di ricerca e sviluppo incentrato principalmente sul basso consumo energetico, elemento indispensabile, più delle prestazioni, per il mondo mobile.

Parallelamente alla ricerca di prestazioni sempre più elevate, come è logico che sia, Intel intende spostare molte delle proprie risorse per ottenere il massimo risparmio energetico dalle piattaforme che usciranno dai propri stabilimenti. Chi ha assistito all'IDF 2011 ha colto l'importanza di questa problematica, citata in ogni singola sessione o keynote. Non si tratta di una novità da poco: un colosso come Intel, che ci ha da sempre abituato a mostrare muscoli e numeri alla prima occasione, ha in parte tolto i panni dello schiacciasassi in termini di prestazioni per mettersi quelli, verdi, della parsimonia energetica.

Justin Rattner, Chief Technology Officier di Intel, ha voluto dire qualcosa in più sulla questione annunciando il progetto Near-Threshold Voltage. Si tratta di un nuovo modo di fare chip che passa da circuiti a basso consumo di nuova concezione in grado di ridurre drasticamente i consumi. Per fare ciò, tali circuiti operano in prossimità della soglia, o tensione di accensione, dei transistor. La CPU mostrata è un esperimento, in grado di lavorare a frequenze standard in caso di necessità, riducendo il consumo al di sotto dei 10 milliwatt quando il carico di lavoro è leggero. Ecco spiegato il perché una cella solare molto piccola è sufficiente a garantire l'operatività del sistema: 10 milliwatt sono davvero pochi.

Un discorso che si ricollega a doppia mandata all'intenzione di Intel di fare sul serio in campo mobile, dove è indispensabile avere consumi ridotti per aumentare l'autonomia di esercizio di apparecchi alimentati a batteria. L'intera produzione sarà interessata alla nuova tendenza, a partire dai performanti Xeon fino ad arrivare ad Atom.

Sempre il CTO Intel, Justin Rattner,  ha mostrato Hybrid Memory Cube, in grado di innalzare l'efficienza energetica di oltre 7 volte rispetto alle tecnologie attuali. Hybrid Memory Cube, sviluppato da Intel e Micron, sfrutta una configurazione dei chip di memoria a layer sovrapporti, idealmente rappresentati da un cubo. Una nuova interfaccia di memoria ad alta efficienza si fa carico di mettere in comunicazione i chip dei singoli layer. La bandwidth raggiunta dal prototipo funzionante è in grado di raggiunge l'impressionante valore di 128GB al secondo, 12 volte superiore a quella dei moduli DDR3-1333 4GB ECC presi a riferimento. Il VDD, Voltage Drain Drain, è di soli 1,2V, contro 1,5V dei moduli appena citati e i 3,3V della SDRAM PC133. In termini di energia per bit si parla di soli contenuto in soli 8pj.

 
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