Ultimaker 3: alla prova la stampante 3D a filamento con doppio ugello retrattile

Ultimaker 3: alla prova la stampante 3D a filamento con doppio ugello retrattile

Ultimaker 3 è una stampante 3D a filamento fuso (FDM o FFF) con doppio estrusore e un particolare sistema retrattile della seconda testina di stampa. Improntata alla massima facilità di installazione e utilizzo offre supporto USB, Ethernet e Wi-Fi per l'uso remoto, controllabile tramite la videocamera integrata. Ecco la nostra videorecensione

di pubblicato il nel canale Periferiche
UltimakerStampa 3D
 

Ultimaker è certamente uno dei produttori di stampanti 3D a filamento fuso (FFF o FDM) più conosciuti. L'azienda nasce nel 2011 in Olanda e inizia la commercializzazione dei suoi prodotti con il primo modello da assemblare con struttura in legno, pensata per essere facilmente replicata. Dalla seconda serie il design diventa più moderno e si passa al design pre-assemblato con solida struttura in metallo e pannelli in plastica, studiata per una maggiore stabilità nel tempo. L'ultimo modello, introdotto a ottobre - come vi avevamo riportato in questa notizia - è Ultimaker 3 che riprende le forme della seconda serie, ma introduce una serie di importanti novità, prima fa tutte la presenza del secondo estrusore come sistema retrattile. Grazie a questo particolare sistema (puramente meccanico, che viene attivato facendo passare la testina di stampa in punto particolare, muovendo la leva che regola l'altezza dell'estrusore) il secondo estrusore è più in alto del primo quando in posizione di riposo e viene spostato più in basso quando deve invece passare all'azione. In questo modo i due estrusori non interferiscono l'uno con il lavoro dell'altro con meno possibilità di incontrare problemi durante le stampe complesse. Nel video qui sotto ve la raccontiamo in maniera esaustiva, ma sotto il video potete continuare la lettura delle recensione per maggiori dettagli.

[HWUVIDEO="2340"]Ultimaker 3: la nostra recensione della stampante a doppio estrusore retrattile[/HWUVIDEO]

Ultimaker 3 è una stampante pensata per dare meno problemi possibili: montaggio semplificato, estrusore retrattile, struttura solida, piano autolivellante e riscaldato, connessione di rete e Wi-Fi. La prima cosa con cui si ha a che fare con una stampante 3D è il montaggio. Avendo scelto la strada del pre-assemblato, Ultimaker 3 semplifica la vita rispetto al primo modello e ai vari kit che si trovano in commercio. Dall'arrivo del pacco con la stampante alla prima stampa passano davvero pochi minuti e in meno di mezz'ora la testina è già al lavoro sulla prima stampa. Già dall'imballaggio è evidente la cura messa nel progetto: per estrarre la stampante dalla scatola è sufficiente tirarla fuori impugnando il nastro in nylon che corre tutto intorno al polistirolo che avvolge la macchina. In cima alla scatola troviamo due filamenti (PLA e PVA) e rimuovendo la parte superiore del polistirolo si ha accesso alla stampante e alla scatola che contiene gli accessori. In essa sono contenuti il piatto di stampa in vetro, l'alimentatore e il portabobine. Basta montare quest'ultimo, collegare il cavo del rilevatore NFC, installare il piatto di stampa con le 4 clip metalliche, di cui due apribili, tagliare la fascetta che blocca la testina di stampa e si può procedere all'accensione collegando l'alimentatore (nel nostro caso con presa Schuko). Tra gli accessori abbiamo uno stick di colla, una carta per la calibrazione dell'altezza del piatto di stampa, un tubetto di lubrificante, i cavi USB ed LAN Ethernet.

Il primo setup della stampante avviene in maniera guidata tramite il display LCD frontale, ma si è coadiuvati anche da una quick guide cartacee e dal quella passo passo reperibile sull'app. Avere uno smartphone a portata di mano è utile non solo per la guida passo passo, ma anche per la connessione della stampante alla rete Wi-Fi, che avviene in modo molto semplice dall'app. Guidata è anche l'installazione del secondo estrusore, anche se è davvero intuitiva: si apre infatti la gabbia sulla testina di stampa (bloccata semplicemente per via magnetica) e si inserisce l'estrusore scelto, spingendolo nell'apposito alloggiamento fino a sentire un 'click'. Si richiude la gabbietta e il gioco è fatto, senza l'utilizzo di viti, brugole o altri strumenti. Piccola chicca l'illuminazione LED sui due estrusori, che informano con un solo colpo d'occhio sullo stato dei due estrusori. Un sistema di calibrazione, che prevede la stampa di un reticolo e il confronto con un apposito cartoncino, permette di allineare al meglio i due estrusori, anche in questo caso in modo molto semplice e veloce, dovendo inserire solo due valori nell'apposita voce del menu.

Il piatto è autolivellante, ma nel menu c'è un voce anche per la calibrazione manuale periodica. In questa stampante è molto curata anche l'estetica, con due strisce LED ai lati dei montanti anteriori che illuminano l'area di stampa e fanno brillare i pannelli laterali traslucidi, che riportano il robottino logo dell'azienda. L'illuminazione pòuò essere regolata per quanto riguarda l'intensità, ma anche disattivata; inoltre si può scegliere di far lampeggiare la stampante alla fine di ogni processo di stampa. È guidato anche il processo di inserimento/cambio del filamento: nel caso di Ultimaker 3 la procedura è molto semplificata dal supporto NFC di bobine e portabobine, con riconoscimento automatico del materiale caricato. Si tratta di una scelta che da un lato lega in qualche modo ai filamenti Ultimaker (anche se filamenti di terze parti possono essere utilizzati senza problemi impostando manualmente tutti i parametri), ma è certamente un approccio a prova di errore, dato che una volta riconosciuti i filamenti il programma di slicing carica automaticamente i profili giusti per i diversi materiali. Per la trasformazione dei modelli STL in G-Code Ultimaker fornisce sul suo sito una versione personalizzata di Cura 2.5.0 con tutti i profili proprietari pre-caricati. Il filamento da 2,85mm è mosso da un doppio sistema di trascinamento e i materiali supportati sono Nylon, PLA, ABS, CPE e PVA. I due ugelli forniti in dotazione sono da 0,4 mm di diametro, me è disponibile anche un ugello da 0,8 mm. La velocità di stampa si attesta tra 30 e 300 mm/s e la precisione di stampa sui valori di 12.5, 12.5, 2.5 micron sugli assi XY e Z.

USB, LAN e Wi-Fi per caricare le stampe anche da remoto

Per inviare le stampe alla macchina è possibile utilizzare la connessione USB (anche su chiavetta), LAN ethernet e wireless Wi-Fi . Molto utile è il supporto video, che con una videocamera HD informa direttamente all'interno di Cura sullo stato visivo della macchina e del processo di stampa. È una funzione molto comoda se si ha la stampante in un'altra stanza; nel nostro caso era in laboratorio collegata via Wi-Fi. Non serve comunque nasconderla o metterla in cantina: sia l'estetica, sia la silenziosità permettono di tenerla sulla scrivania. Gli estrusori possono lavorare tra 180° e 280° C, mentre il piatto di stampa è riscaldabile tra 20° e 100° C. L'area di stampa è pari a 215x215x200mm e si riduce a 197x215x200mm in caso di utilizzo del doppio estrusore; la versione Ultimaker3+ offre un'altezza di 300mm sull'asse Z.

Doppio estrusore con sistema retrattile: ecco la grande novità

Il doppio estrusore e il supporto al PVA apre il campo alla stampa di pezzi molto complessi, con supporti solubili. Ci siamo divertiti parecchio con questa stampante, anche grazie alla bobina di PVA inclusa in confezione. Progetti che con stampanti a singolo ugello erano risultati molto difficili da realizzare diventano facilissimi con l'uso del PVA. Sfere l'una dentro l'altra, parti con geometrie difficili: questi progetti possono essere stampati con ampio utilizzo dei supporti, che poi si sciolgono in modo molto semplice con un bagno di acqua tiepida. Il distributore italiano dei prodotti Ultimaker - Crea3D - ci ha assicurato che lo scioglimento del PVA non lascia residui nocivi e che l'acqua può essere smaltita senza particolari precauzioni.

La finitura superficiale è buona anche con il profilo di stampa normale

Le stampe sono molto precise e scegliendo anche solo il profilo di stampa 'Normale' offrono una finitura superficiale molto buona, tale da non richiedere per molte applicazioni ulteriori passaggi di finitura. Anche il profilo 'Fast' offre una finitura sufficiente. Utilizzando il PVA per i supporti non c'è neanche più il problema della rimozione degli stessi e la limatura dei punti di contatto. Il design con struttura rigida con testina che viaggia sugli assi XY e piatto di stampa che si muove solo sull'asse Z certamente aiuta nell'ottenere buoni pezzi, anche di grande dimensione o molto estesi in altezza. Il piatto di stampa riscaldato aiuta a contenere il problema delle basi che si imbarcano.

Si tratta di una stampante di livello professionale, non certo adatta a tutte le tasche, e questo è forse il suo unico difetto per l'utenza consumer: il prezzo di Ultimaker 3 è pari a €2.995 (IVA esclusa), che diventano €3.695 (sempre IVA esclusa) per Ultimaker 3 Extended.

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3 Commenti
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peronedj25 Maggio 2017, 18:10 #1
Originariamente inviato da: Redazione di Hardware Upgrade
Si tratta di una scelta che da un lato lega in qualche modo ai filamenti Ultimaker (anche se filamenti di terze parti possono essere utilizzati senza problemi impostando manualmente tutti i parametri)



Che io sappia commercialmente si trovano filamenti da 1.75mm e 3mm, dato che la stampante a quanto ho capito usa filamenti da 2.85mm credo che l'unica possibilità sia usare quelli proprietari no?
giuliop25 Maggio 2017, 19:33 #2
Con questa stampante è possibile clonare Roberto Colombo ripetutamente e risollevare il livello di HWUpgrade?
Roberto Colombo25 Maggio 2017, 20:57 #3
Originariamente inviato da: peronedj
Che io sappia commercialmente si trovano filamenti da 1.75mm e 3mm, dato che la stampante a quanto ho capito usa filamenti da 2.85mm credo che l'unica possibilità sia usare quelli proprietari no?


Avevo fatto una ricerca veloce e ne avevo visti diversi proposti da differenti marchi, essendo le ultimaker ormai abbastanza diffuse probabilmente li fanno apposta per i loro utenti

@giuliop Potrebbe essere la trama di un film horror! Uno è più che sufficiente

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