Intel Ivy Bridge: le CPU Core di terza generazione
Al debutto i primi processori Intel costruiti con tecnologia produttiva a 22 nanometri. Basati sull'architettura resa popolare dalle CPU Core della serie 2000, meglio note con il nome in codice di Sandy Bridge, i processori Ivy Bridge stabiliscono nuovi livelli prestazionali abbinati a consumi sempre più contenuti. In prova Core i7-3770K e Core i5-3550, a confronto con le proposte concorrenti Intel e AMD per sistemi desktop.
di Paolo Corsini pubblicato il 23 Aprile 2012 nel canale ProcessoriIntelAMD
Considerazioni finali
Per poter fornire un quadro di sintesi sui processori Intel Core i7-3770K e Core i5-3550 concludiamo questo articolo con il nostro tradizionale "Moneybench", strumento che abbina le prestazioni velocistiche ottenute dalle cpu in prova con il loro prezzo d'acquisto ufficiale così come indicato dai produttori nelle rispettive pricelist ufficiali. Nel confronto tra i processori il parametro di riferimento scelto sono le prestazioni velocistiche medie del processore più economico tra quelli inseriti nel confronto; in questo specifico articolo la scelta è caduta sulla cpu AMD Phenom II X4 970.
Iniziamo questa analisi partendo dai prezzi: preferiamo per uniformità utilizzare i listini ufficiali di Intel e di AMD e non i prezzi praticati sul mercato dai vari retailer, così da non dover procedere ad una selezione tra i vari rivenditori o venir influenzati nel giudizio da prezzi che siano in qualche misura falsati dalla non effettiva disponibilità sul mercato. Raccomandiamo di verificare, attraverso comparatori di prezzi online, quali siano gli effettivi prezzi praticati in Euro nel nostro mercato, oltre alla disponibilità dei processori, così da confermare la preferenza accordata a uno specifico processore alla luce dei risultati pubblicati e dai test qui condotti.
Il processore Core i7-3770K viene proposto ad un listino ufficiale di 313 dollari, di fatto identico a quello del modello Core i7-2600K e addirittura inferiore a quello della CPU Core i7-2700K basata su architettura Sandy Bridge, con la quale condivide numero di core e frequenza di clock. Per il processore Core i5-3550 il listino ufficiale è di 194 dollari, anche in questo caso inferiore a quello del modello Core i5-2500K con il quale condivide numero di core e frequenza di clock.
Come abbiamo già avuto modo di segnalare nei commenti ai vari benchmark, il processore Core i7-3770K è preferibile al modello Core i7-2700K a dispetto della frequenza di clock identica. Il margine di vantaggio è nel complesso e come segnalato nelle pagine precedenti variabile a seconda del tipo di applicazione che viene utilizzata: tale incremento è frutto delle innovazioni implementate da Intel nell'architettura Ivy Bridge rispetto a quella Sandy Bridge, innovazioni che altro non sono che migliorie e affinamenti di quanto implementato in Sandy Bridge.
Dinamica simile anche per il processore Core i5-3550 nel confronto con il modello Core i5-2500K: anche in questo caso ritroviamo un certo margine di vantaggio frutto solo del lavoro architetturale e non di differenze nel numero di core o nella frequenza di clock di default.
Riparametrando i risultati prestazionali sul costo d'acquisto spicca in modo netto il processore Core i5-3550, capace di un ideale bilanciamento tra costo d'acquisto e prestazioni velocistiche medie messe in campo. Se a questo aggiungiamo le considerazioni legate al ridotto consumo a pieno carico ne emerge un quadro decisamente positivo per i processori Ivy Bridge: difficile pensare di poter ottenere di meglio in questo segmento di mercato. Sintesi simile vale anche per il processore Core i7-3770K, che abbina prestazioni ancor più elevate ad un prezzo che è più alto, per un rapporto tra prestazioni e prezzo che è di conseguenza inferiore a quello della soluzione Core i5-3550 restando comunque preferibile a quello delle CPU Core i7 della famiglia Sandy Bridge.
Quale consiglio dare per l'acquisto? Chi è alla ricerca di un nuovo sistema trova nei processori Intel della famiglia Ivy Bridge quanto di meglio al momento a disposizione. Gli affinamenti architetturali permettono di ottenere prestazioni velocistiche più elevate rispetto ai corrispondenti processori della famiglia Sandy Bridge, benché con un margine nel complesso ridotto ad alcuni punti percentuali. Ulteriore punto di forza delle proposte Ivy Bridge sono i livelli di consumo, ben più contenuti rispetto alle proposte Sandy Bridge quando portati a operare a pieno carico.
Per un possessore di sistema basato su processore Sandy Bridge l'upgrade ad una CPU Ivy Bridge, per quanto possibile se si è in possesso di una delle schede madri compatibili, è sconsigliato se avviene a parità di specifiche tecniche o con solo un lieve incremento nella frequenza di clock. Se il passaggio è da una delle CPU della serie Core i5, basate su architettura Sandy Bridge, ad una Ivy Bridge top di gamma allora l'upgrade è consigliabile, visto il beneficio in termini di superiori prestazioni velocistiche mantenendo i consumi sotto controllo.
Con il debutto delle proposte Ivy Bridge perde ancor più interesse la piattaforma Sandy Bridge-E nelle declinazioni quad core; il processore Core i7-3820 ha prestazioni molto vicine a quelle della CPU Core i7-3770K ma nel complesso risulta una proposta meno preferibile. Sandy Bridge-E rimane ancora inavvicinabile nelle versioni con architettura a 6 core, per le quali Intel continua a mantenere livelli di prezzo che sono ben più elevati di quelli delle proposte Ivy Bridge: le vette di capacità di elaborazione attuali, a patto di utilizzare software in grado di sfruttare così tanta potenza computazionale, rimangono quindi accessibili solo a chi può permettersi un budget molto elevato. Per chi spende con maggiore attenzione rimane Ivy Bridge, e scusateci se è poco.
La nostra analisi delle CPU Ivy Bridge non si interrompe qui; nel corso dei prossimi giorni approfondiremo ulteriormente questo tema con un'analisi delle potenzialità della GPU integrata, tanto HD4000 come HD2500, seguita da una sulle schede madri basate su chipset Intel della serie 7.
184 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoPer quanto riguarda le prestazioni, nessuna rivoluzione, ma ciò non mi sorprende. Mi aspettavo di più in termini di overclock, quello sì...alla fine, tenendo conto che i chip a 22nm tollerano votaggi max inferiori rispetto ai sandy, direi che non c'è praticamente alcuna differenza, se non in termini di consumi.
Anche perchè un Ivy che fa i 4,6-4,7 ghz @ 1,28volt (direi il max per daily use) è in linea con i sandy che fanno le stesse frequenze, ma a circa 1,32/1,35 volt: scordatevi i 5ghz ad aria di media, insomma!
Consumano e quindi producono una quantità di calore inferiore ma è più difficile portarlo via.
Però questo interessa prevalentemente gli overclockers perché per tutti gli altri sono CPU con prestazioni superiori che consumano meno: ottimo!
Cmq, di certo, chi ha S.B. se lo tiene! In attesa di Haswell ...
comunque questi sono ottimi processori, peccato che non esiste praticamente concorrenza ed i prezzi sono politici, per non far morire AMD e non farsi fare troppe storie dall'antitrust...
ma.. se prendono piede le soluzioni ARM, intel avra' ancora questo riguardo verso AMD?
Eccellenti consumi default, mentre in overclock se Ivy Bridge fa' i 4.5-4.7GHz senza problemi direi che va' bene, significa andare in linea con un 5.0GHz Sandy bridge.
Certo non è un upgrade.
Interessante questo test:
http://www.hardware.fr/articles/863...dervolting.html
1.25V è ok per il daily, cmq il nuovo processo produttivo è un po' "grezzo".
Ma de che... AMD per quanto riguarda la grafica integrata al momento è imprendibile, e trinity avrà un'integrata con circa il 50% in più di potenza rispetto a Llano.
Nella fascia media, non lo vedrai né ora né con Haswell.
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