Intel Ivy Bridge: le CPU Core di terza generazione

Intel Ivy Bridge: le CPU Core di terza generazione

Al debutto i primi processori Intel costruiti con tecnologia produttiva a 22 nanometri. Basati sull'architettura resa popolare dalle CPU Core della serie 2000, meglio note con il nome in codice di Sandy Bridge, i processori Ivy Bridge stabiliscono nuovi livelli prestazionali abbinati a consumi sempre più contenuti. In prova Core i7-3770K e Core i5-3550, a confronto con le proposte concorrenti Intel e AMD per sistemi desktop.

di pubblicato il nel canale Processori
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Memorie DDR3: sino a 2.800 MHz

Il memory controller integrato da Intel nelle CPU Ivy Bridge è basato su quanto adottato nelle soluzioni Sandy Bridge: troviamo quindi architettura DDR3 dual channel, con però due interessanti novità:

  • possibilità di spingersi sino alla frequenza massima di 2.800 MHz con le memorie, sfruttando appositi divisori implementati nella CPU (per Sandy Bridge il limite superiore era di 2.133 MHz);
  • possibilità di variare la frequenza di clock della memoria a passi di 266 MHz, come per le soluzioni Sandy Bridge, e anche di 200 MHz

Queste due innovazioni aprono spazio a una più efficiente gestione delle memorie DDR3 presenti sul mercato, soprattutto pensando ai moduli sviluppati specificamente per gli utenti appassionati di overclock.

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Questa schermata del bios della scheda madre ASRock Z77 Extreme 4 evidenzia l'elevata flessibilità del memory controller in termini di frequenza di clock di default che è possibile selezionare, ovviamente a condizione che le memorie utilizzate siano in grado di operare alla specifica frequenza di clock selezionata.

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G.Skill ci ha messo a disposizione una coppia di memorie della famiglia Trident, certificate per operare attraverso profilo XMP 1.3 sino alla frequenza di clock di 2.400 MHz.

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Le specifiche riportate sul modulo indicano timings pari a 10-12-12-31 nel momento in cui le memorie sono portate ad operare a 2.400 MHz di clock, in abbinamento a tensione di alimentazione di 1.65V. E' ovviamente possibile utilizzare queste memorie anche a frequenze di clock più contenute, riducendo di conseguenza i timings di accesso così da ottenere una marginale riduzione nella latenza di accesso.

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Servendoci di questo kit G.Skill abbiamo provato a portare la frequenza della memoria sino a 2.400 MHz di clock, selezionando il moltiplicatore di frequenza adeguato: il sistema non si è avviato, a prescindere dall'utilizzo del preset XMP 1.3oppure selezionando manualmente i parametri corrispondenti. Con l'impostazione di default di 2.200 MHz il sistema ha operato correttamente, facendoci ritenere che il problema fosse legato alla selezione del moltiplicatore di frequenza 24x richiesto per portare le memorie a 2.400 MHz di clock. Per verificare la tenuta delle memorie a frequenze di clock superiori a 2.200 MHz abbiamo incrementato la frequenza di base clock sino a 108,5 MHz, ottenendo un valore finale per la memoria pari a 2.387 MHz, solo di poco inferiore ai 2.400 MHz.

Non è stato possibile spingersi oltre da un lato per il comportamento anomalo selezionando moltiplicatore 24x, dall'altro per l'impossibilità di mantenere il sistema stabile spingendosi oltre la frequenza di base clock di 108,5 MHz. Quale ulteriore test abbiamo portato la frequenza di base clock a 95 MHz, il minimo selezionabile con questa scheda madre, abbinando moltiplicatore 24x per una frequenza di clock finale della memoria di 2.280 MHz: anche in questo caso non è stato possibile avviare il sistema, confermando come sia l'impostazione con moltiplicatore 24x a non operare correttamente a prescindere dalla frequenza di clock finale.

La flessibilità del memory controller integrato nei processori Ivy Bridge è indubbiamente molto interessante e apre spazio a differenti livelli di sperimentazione, soprattutto nell'ottica degli utenti più appassionati di tweaking e di overclock. Riteniamo che risultati migliori rispetto a quanto ottenuto nei nostri test saranno accessibili con il progressivo affinamento nei bios delle schede madri socket 1155 LGA basate sui nuovi chipset della serie 7.

 
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