Quarant'anni di CPU. Due parole col suo ideatore, Federico Faggin

Quarant'anni di CPU. Due parole col suo ideatore, Federico Faggin

Sono passati quarant'anni dalla presentazione del primo processore, ideato dall'italiano Federico Faggin. Ecco come il padre del processore, all'età di quasi settant'anni, vede il futuro della tecnologia.

di pubblicato il nel canale Processori
 

L'importanza della consapevolezza

L'incontro allo SMAU si è tenuto in una sala dedicata, dove Nicola Procaccio, PR Specialyst di Intel, ha intervistato Federico Faggin, facendo emergere interessanti informazioni. Il fisico ha raccontato l'emozione, in quella notte del gennaio 1971, quando arrivarono le prime "fette" di silicio. Finite le prove, alle quattro del mattino, tutto funzionava a dovere. Pur consapevole di essere stato di fronte a una svolta epocale per la tecnologia, mai avrebbe pensato all'impatto che quella scoperta avrebbe avuto nel mondo della tecnologia  nella vita di tutti i giorni in genere.

In quei tempi  nemmeno i libri di fantascienza parlavano i telefoni cellulari o internet, motivo per cui gli ambiti di utilizzo dei primi processori si ipotizzava fossero solo computer per ingegneri, calcolatori o poco altro. La storia ha poi mostrato come quella scoperta fosse in realtà ben più che tutto questo, andando a fondare una rivoluzione informatica incentrata sul computer. Ma arriviamo ad oggi e soprattutto al futuro.

Federico Faggin, dopo essersi ritirato da ogni attività aziendale, ha fondato la Federico and Elvia Faggin Foundation. Lo scopo è andare oltre, mettere le basi ai computer del futuro, ma non solo. La fondazione si muove infatti fra filosofia, fisiologia e psicologia, andando alla ricerca dei meccanismi su cui si basa la consapevolezza umana. Sembra un azzardo associare discipline così distanti come informatica e psicologia ma la sfida è proprio quella, poiché molti dei meccanismi del nostro cervello rimangono ancora oscuri e poco studiati.

Un computer, per quanto potente, non fa altro che svolgere compiti per cui è programmato. Non ha esperienza cognitiva, non ha fantasia o intuizione. Citando Faggin, il computer cognitivo (probabilmente quantico) è in fieri, rimane un progetto sulla carta e molto lontano nel tempo, se mai ci sarà. Ma per mettere le basi a qualcosa che vada veramente oltre, occorre studiare il più possibile il cervello umano, capire cosa sta alla base della consapevolezza, alla coscienza di sé. L'uomo è molto di più di una macchina: consapevolezza , creatività, intuizione, volontà e intenzione sono tutte cose che una macchina, anche la più evoluta, non può avere.

Ecco quindi che la fondazione ha dato il via a ricerche a tutto campo nello studio della consapevolezza, un vero e proprio percorso all'interno del cervello umano, uscendo dal freddo ambito del silicio per approdare in più affascinanti ma estremamente complessi ambiti.

Nel corso degli anni Federico Faggin è stato insignito di prestigiosi riconoscimenti, fra i quali quattro lauree honoris causa, la presenza nella National Inventors Hall of Fame e in tempi recenti della National Medal of Technology and Innovation da parte del Presidente degli Stati Uniti Barack Obama, per citarne solo alcuni. A Federico Faggin i nostri complimenti e un augurio per la sua nuova sfida, la più difficile di sempre. Di seguito un video ufficiale in cui Faggin parla del primo processore del 1971.

[HWUVIDEO="1014"]Federico Faggin, inventore delle CPU[/HWUVIDEO]

83 Commenti
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Phantom II04 Novembre 2011, 09:51 #1
Un uomo "avanti".
Non a caso sconosciuto alle grandi masse.
Marok04 Novembre 2011, 09:55 #2
Ma il nobel dov'è? L'età è pure giusta...
AlexSwitch04 Novembre 2011, 10:10 #3
Gente Faggin è la storia vivente dell'IT moderna..... Senza il suo lavoro forse non avremmo avuto i personal computer, per come li conosciamo oggi...
Il suo 8086 ( 8088 ) ha fondato una dinastia di CPU che è arrivata fino ai giorni nostri!!
Senza Faggin e quel " primordio " di Intel dei primi anni '70 non ci sarebbero state Apple e Microsoft.

Chiudo con una nota di amarezza: negli anni '60/70 noi italiani eravamo l'avanguardia della tecnologia informatica, ma tempo 10 anni è stato " distrutto " tutto!!!
Opossum2704 Novembre 2011, 10:20 #4
grazie italia, per averci fatto scappare un altro genio.
SuperMater04 Novembre 2011, 10:28 #5
articolo davvero interessante, complimenti.
iva04 Novembre 2011, 10:29 #6
Grandissimo, dal mio punto di vista di ingegnere elettronico e' uno tra i piu' grandi italiani di sempre!! (ma non e' che gli venisse voglia a tornare nell'ex-bel paese, tipo come ministro dell'istruzione? non si sa mai...)

E per chi non l'avesse mai visto ecco il 4004, le F.F. in alto a destra sul die sono le sue iniziali, mi viene la lacrimuccia

http://www.4004.com/assets/PB120046.JPG

http://www.4004.com/assets/4004-mas...ng-fets-j3-.jpg
The Pein04 Novembre 2011, 10:41 #7
Originariamente inviato da: iva
Grandissimo, dal mio punto di vista di ingegnere elettronico e' uno tra i piu' grandi italiani di sempre!! (ma non e' che gli venisse voglia a tornare nell'ex-bel paese, tipo come ministro dell'istruzione? non si sa mai...)

E per chi non l'avesse mai visto ecco il 4004, le F.F. in alto a destra sul die sono le sue iniziali, mi viene la lacrimuccia

http://www.4004.com/assets/PB120046.JPG

http://www.4004.com/assets/4004-mas...ng-fets-j3-.jpg


ma dove sono le FF????
Hal200104 Novembre 2011, 10:46 #8
Originariamente inviato da: The Pein
ma dove sono le FF????


In alto a dx, dalla tua visuale le due lettere sono rovesciate
pirolisi04 Novembre 2011, 10:46 #9
in alto a destra, sono rovesciate in questa immagine, ma si vedono bene
Asphalto04 Novembre 2011, 10:49 #10
Nella seconda immagine in alto a destra, capovolte.

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