Bowers & Wilkins P7 Wireless e P9 Signature: qualità in ascolto

Bowers & Wilkins P7 Wireless e P9 Signature: qualità in ascolto

Qualità è la parola d'ordine di queste cuffie Bowers & Wilkins: P9 Signature sono le perfette compagne per l'ascolto casalingo, mentre P7 Wireless offrono anhce la possibilità di ascolto in mobilità senza fili. Il costo è un po' elevato, ma la resa acustica è decisamente sopra la media. Ecco la nostra recensione, in cui raccontiamo anche dei redattori di Hardware Upgrade lasciati a bocca aperta dall'ascolto delle B&W P9

di pubblicato il nel canale Audio Video
Bowers & Wilkins
 

Personalmente sono generalmente scettico verso le cose che 'costano troppo', il dubbio che sempre mi attanaglia osservando il cartellino del prezzo di alcuni prodotti è: "C'è una vera motivazione qualitativa o è puro sovrapprezzo?". Per questo motivo ero molto curioso nei confronti delle cuffie del brand inglese Bowers & Wilkins, soprattutto in merito ai prodotti che strizzano l'occhio ai alle fasce più ampie di pubblico, ma piazzandosi un po' sopra in termini di prezzo rispetto alla media dei concorrenti. A livello di altoparlanti il marchio è molto noto tra gli audiofili, l'azienda nasce, infatti, nel lontano 1965 per volontà di John Bowers, il quale assembla manualmente con l'amico Roy Wilkins sistemi audio per i clienti locali di Worthing, nel West Sussex, sulla costa meridionale dell'Inghilterra. Per i marchi con una storia che affonda le sue radici nell'epoca d'oro dell'audio analogico non è sempre facile tenere alto il nome (e i volumi di mercato) anche nell'era digitale, ma B&W ha certamente giocato bene le sue carte, come dimostrano le cuffie oggetto di questa recensione: i modelli P7 Wireless e P9 Signature di Bowers & Wilkins. Per chi vuole qui sotto c'è la videorecensione, visibile anche su YouTube a questo indirizzo, mentre chi ha tempo/voglia di leggere può continuare più sotto.

Bowers & Wilkins P9 Signature

Partiamo dalle top di gamma B&W P9 Signature: come vi racconto nel video la prima risposta di tutti quelli che qui in redazione le hanno indossate per la prima volta (il sottoscritto compreso) è stata una. La bocca aperta. Fin dal primo ascolto le P9 si discostano in modo netto dalle cuffie di categoria 'consumer' che generalmente siamo abituati a indossare. Una scena sonora molto ampia, bassi profondi e 'fisici' e alti perfettamente definiti. Uniti a ciò troviamo un grande equilibrio e la capacità di far suonare bene e ben separati (ma in un ottimo ensemble) i singoli strumenti. Diverse persone, diverse sensibilità: io ho trovato incredibile la resa sulle percussioni, congas in primis, Alessandro è rimasto stupefatto da come le cuffie riescano a restituire in modo molto fisico la sensazione del plettro che colpisce le corde della chitarra e delle unghie che arpeggiano. Andrea ha dichiarato "È la prima volta che sento il basso dei Metallica". (L'album era l'omonimo Metallica, noto anche come il Black Album). Altra caratteristica su cui tutti siamo stati concordi: alzando il volume aumenta la presenza della scena sonora, ma senza diventare fastidiosa, come invece accade generalmente.

Il risultato è raggiunto dall P9 grazie a una grande cura progettuale e per i materiali impiegati, ma senza numeri particolari da 'strillare'. Un esempio sono i trasduttori, semplici driver da 40mm, ma con un posizionamento particolare che ne enfatizza il lavoro. I driver sono infatti montati all'interno dei padiglioni leggermente ruotati, in modo da trovarsi in posizione maggiormente frontale davanti alle orecchie. Inoltre padiglioni e archetto sono disaccoppiati tramite una trama in materiale plastico gommoso e flessibile: in questo modo non vengono trasferite vibrazioni dall'archetto ai padiglioni e viceversa. Si tratta di cuffie circumaurali caratterizzate da padiglioni particolarmente ampi, tali da non portare a nessun contatto con le orecchie; il peso di 413 grammi non le pone nella catgoria delle superleggere, ma in ogni caso, anche grazie alla buona imbottitura di cuscinetti e archetto, con superficie in morbida pelle, il comfort di ascolto è molto elevato e le sessioni possono essere molto lunghe senza nessun affaticamento. Un sistema di aggancio magnetico permette la sostitituzione semplificata dei cuscinetti e nasconde il punto di aggancio del cavo, oltre a proteggerlo da tensioni e strappi: rimosso il cuscinetto il cavo può essere sostituito a scelta tra i tre inclusi in confezione. In essa troviamo il cavo standard, quello lungo (con adattatore per i connettori audio da 6,3mm) e quello dotato di microfono competibile coi prodotti Apple. Prossimamente B&W inserirà in confezione anche il cavo lightning per gli iPhone privi di jack audio.

Il cuscinetto ad aggancio magnetico da accesso al sistema che trattiene in modo sicuro il cavo

Le cuffie dichiarano una risposta in frequenze pari a 2-30.000Hz e sensibilità pari a 111dB/V a 1 kHz; la resa è decisamente lineare tanto da non richiedere particolari equalizzazioni. L'impedenza di 22 Ohm permette di pilotare le cuffie anche coi dispositivi portatili, anche se un apparecchio del genere dà il suo meglio se collegato a un impianto di qualità. Per l'ascolto su PC ci siamo affidati al DAC esterno USB Audioquest Dragonfly Red: l'accoppiata ha dimostrato di funzionare all'unisono con grande soddisfazione nell'ascolto. Uno degli ambiti in cui la coppia si è mossa meglio è stato certamente quello delle registrazioni live di alta qualità, dove ha dimostrato di riuscire a portare l'ascoltatore davvero al centro della scena, quasi come se fosse presente in prima persona alla performance. Le cuffie sono ripiegabili per il trasporto e la confezione include una custodia semirigida in alcantara. Difetti? Due, ma indotti. Il primo è che queste cuffie non perdonano difetti al vostro impianto audio e nemmeno alle vostre sorgenti audio: riuscirete a sentire tutte le imperfezioni dei vostri FLAC preferiti. Il secondo è il prezzo di acquisto: 899,99€ (circa 800€ lo street price su Amazon) non sono una cifra che tutti possono permettersi per un paio di cuffie.

Bowers & Wilkins P7 Wireless

Il discorso parrebbe a prima vista del tutto diverso per le B&W P7 Wireless, cuffie con un target di pubblico decisamente più ampio. Al primo ascolto le cose però cambiano poco e da subito la qualità acustica di queste cuffie emerge. Contando che gli scenari di utilizzo sono ben diversi dalle sorelle top di gamma possiamo dire che anche le P7 tengono il passo del resto della famiglia. Anche in questo caso siamo di fronte cuffie con sensibilità pari a 111dB/V a 1 kHz, impedenza di 22 Ohm e trasduttori da 40mm, anche se la risposta in frequenze più limitata e pari a 10-20.000Hz. In questo range le cuffie hanno però dimostrato una risposta molto lineare, senza necessitare particolari equalizzazioni per un buon funzionamento. Come sulle sorelle maggiori troviamo i cuscinetti rimovibili ad aggancio magnetico e il sistema di protezione del cavo: interessante notare che l'inserimento del cavo spegne automaticamente le cuffie, utilizzabili cablate in sola modalità passiva. Anche le P7 hanno una morbida finitura in pelle e offrono grande comfort, anche se con padiglioni circumaurali più piccoli. Nel loro caso il cavo incluso in confezione è uno solo, quello standard da 3,5mm: le funzionalità telefoniche sono demandate alla tecnologia wireless su Bluetooth v4.1.

Anche per le P7 il giudizio è decisamente ottimo e la resa acustica sopra la media delle cuffie che abbiamo recensito in passato. Il suono non è così fisico e perfettamente definito come quello delle P9, ma lo scenario d'utilizzo più tipico di queste cuffie, in mobilità e lontano dai luoghi silenziosi, non renderebbe spesso possibile apprezzarne la differenza nell'uso quotidiano. Rispetto alle cuffie noise cancelling lasciano filtrare più rumore anche da spente, ma (sebbene in misura minore) resta vero il fatto che alzando il volume aumenta la presenza della scena sonora senza aumentare il fastidio, per cui possono essere utilizzate a un volume leggermente maggiore, mascherando così la maggiore permeabilità ai rumori esterni. Le cuffie offrono un comportamento molto simile sia da spente, sia da accese, senza la necessità di impostare due profili differente sui propri device per l'ascolto. L'implementazione del protocollo di trasferimento wireless di flussi audio ad alta qualità aptX di Qualcomm rende le cuffie molto piacevoli anche durante l'ascolto senza fili, scenario dove (assenza della cancellazione del rumore a parte) staccano la concorrenza in quanto a resa acustica. Addirittura la resa senza fili è migliore di quella cablata collegata a un DAC di media qualità, come quello che spesso è utilizzato sui cellulari.

Le cuffie sono ripiegabili e offrono in confezione una custodia semirigida per il trasporto in pelle nera. La custodia si appiattisce quando non in uso per non sprecare spazio. L'ingombro delle cuffie durante il trasporto è invece maggiore di quello delle concorrenza, con i padiglioni che si ripiegano, ma non si appiattiscono. Inoltre la chiusura magnetica della custodia con è efficace come quella a cerniera e mi sono ritrovato diverse volte con le cuffie a vagare nello zaino una volta fuoriuscite dalla loro custodia protettiva. La batteria interna delle cuffie è ricaricabile tramite cavo standard micro-USB e l'autonomia è di circa 17 ore. Per la gestione del player musicale e delle chiamate telefoniche via Bluetooth le cuffie offrono tre pulsanti sul padiglione destro, con diverse gesture (non sempre semplicissime da usare vista la dimensione abbastanza ridotta dei tasti, soprattutto in termini di spessore) per eseguire differenti azioni. Altro comando presente sulle cuffie un commutatore per accendere e spegnere le cuffie e avviare le procedure di accoppiamento con i dispositivi Bluetooth. La qualità delle chiamate audio è buona e il nostro interlocutore dall'altro capo del telefono ci sente leggermente meglio rispetto a quanto accadeva sulle cuffie noise cancelling che abbiamo recentemente recensito.

Difetti? Siamo su un livello di prezzo uguale, se non maggiore, delle proposte noise cancelling wireless più diffuse sul mercato, per delle cuffie che sono prive di questa funzionalità. La resa acustica è però un gradino sopra e (anche grazie all'ottimo comportamento al salire del volume) e compensa in alcuni casi la mancanza delle tecnologie di cancellazione del rumore: in sintesi le sceglierei per la vita quotidiana fatta di treni, metropolitane e utilizzo con smartphone e davanti al PC, ma per un viaggio aereo continuerei a scegliere una delle ultime tre cuffie ANC che abbiamo testato. B&W P7 Wireless hanno infatti un prezzo di listino di €399,99 (circa 360€ lo street price rilevato su Amazon)

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18 Commenti
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maxmix6515 Maggio 2017, 18:51 #1
Originariamente inviato da: Redazione di Hardware Upgrade
Link all'Articolo: http://smarthome.hwupgrade.it/artic...olto_index.html

Qualità è la parola d'ordine di queste cuffie Bowers & Wilkins: P9 Signature sono le perfette compagne per l'ascolto casalingo, mentre P7 Wireless offrono anhce la possibilità di ascolto in mobilità senza fili. Il costo è un po' elevato, ma la resa acustica è decisamente sopra la media. Ecco la nostra recensione, in cui raccontiamo anche dei redattori di Hardware Upgrade lasciati a bocca aperta dall'ascolto delle B&W P9

Click sul link per visualizzare l'articolo.


Mi piacerebbe che qualcuno in redazione facesse una bella review su queste...
cosi confrontate la differenza
Yamaha HPH-MT220 (ogni tanto su amazon si trovano sui 110/120 € )
Ciaooo
s-y15 Maggio 2017, 19:53 #2
beh, come alcuni spot di una nota trasmissione radiofonica...
"falle pure suonà male..."

per lo meno dopo il recente passaggio di mano sembrano non aver perso troppo la barra, anche se mi pare di notare, in generale, un certo troppo marketing over ciccia, che cmq era inevitabile, e non che non fosse mai stato presente

cmq un pò mi dispiace sta mania delle cuffie degli utlimi tempi, probabilmente mutuata dallo spostamento al mobile del modo di ascoltare. anche per i desktop è tutto un proliferare di ampli per cuffia. nel senso che una delle caratteristiche principali della musica è che andrebbe condivisa, ascoltata insieme, almeno ogni tanto. con la cuffia non puoi.

ps: imho più interessanti i primi dei metallica, quelli 'speed', ma gusti
Manublade15 Maggio 2017, 21:43 #3
Il mese scorso, alla ricerca delle cuffie wireless da prendere, ne ho provate alcune.

Fra le tante disponibili nella stessa fascia di prezzo delle B&W ho provate (tutte wireless e circumaurali): le Sony MDR-1000X, le B&W stesse, le Momentum di Sennheiser, le Bose Quietcomfort 35 e le B&O H7.

Alla fine ci sarà sicuramente quella che suona meglio, nei miei test non ho avuto modo di usarle tanto per comprenderlo al meglio, ma il mio consiglio è di tenere molto in considerazione il comfort.

Di tutte quelle sopra solo una non mi dava fastidio alle orecchie ed anche se non sono quelle che avrei preferito prendere sono quelle che ho scelto.
Marko#8816 Maggio 2017, 07:45 #4
Originariamente inviato da: Manublade
Il mese scorso, alla ricerca delle cuffie wireless da prendere, ne ho provate alcune.

Fra le tante disponibili nella stessa fascia di prezzo delle B&W ho provate (tutte wireless e circumaurali): le Sony MDR-1000X, le B&W stesse, le Momentum di Sennheiser, le Bose Quietcomfort 35 e le B&O H7.

Alla fine ci sarà sicuramente quella che suona meglio, nei miei test non ho avuto modo di usarle tanto per comprenderlo al meglio, ma il mio consiglio è di tenere molto in considerazione il comfort.

Di tutte quelle sopra solo una non mi dava fastidio alle orecchie ed anche se non sono quelle che avrei preferito prendere sono quelle che ho scelto.


Quali? Io ho le Fidelio X1 e non credo di aver mai provato cuffie più comode (sono anche molto molto ben suonanti). Per la mobilità uso le Momentum on ear, le piccoline (non le over the ear) che suonano bene ma non sono comodissime invece...e sono d'accordo che il comfort sia molto importante nella scelta.
Ho il sentore che tu abbia preso le Bose, non so perchè ma ho questa impressione.
AleLinuxBSD16 Maggio 2017, 08:32 #5
In seguito alla definizione dello standard Bluetooth 5.0 sono curioso di capire se i sistemi wireless riusciranno finalmente a fare il salto di qualità che gli manca per consentire ascolti realmente hi-fi.
A quel punto dovrebbe essere pure possibile trovare occasioni a prezzo stracciato dei modelli che usano gli standard precedenti che potrebbero essere usati per ascolti di bassa qualità a cifre più ragionevoli.
devilred16 Maggio 2017, 10:18 #6
mah! certo che accostare Bowers & Wilkins alla qualita' e' come dire che la pasta con le pere e' la migliore del mondo.
Manublade16 Maggio 2017, 11:29 #7
Originariamente inviato da: Marko#88
Quali? Io ho le Fidelio X1 e non credo di aver mai provato cuffie più comode (sono anche molto molto ben suonanti). Per la mobilità uso le Momentum on ear, le piccoline (non le over the ear) che suonano bene ma non sono comodissime invece...e sono d'accordo che il comfort sia molto importante nella scelta.
Ho il sentore che tu abbia preso le Bose, non so perchè ma ho questa impressione.


Già... che erano le ultime che volevo, puntavo molto sulle Sony o le Momentum.

Ma non riesco proprio a stare con qualcosa che mi preme le orecchie.
Ale55andr016 Maggio 2017, 15:38 #8
Originariamente inviato da: devilred
mah! certo che accostare Bowers & Wilkins alla qualita' e' come dire che la pasta con le pere e' la migliore del mondo.



Argomenta, grazie . Nel frattempo mi limito a dissentire, da appassionato di riproduzione audio e progettazione di diffusori acustici, e curioso di sentire le tue motivazioni
devilred16 Maggio 2017, 17:40 #9
Originariamente inviato da: Ale55andr0
Argomenta, grazie . Nel frattempo mi limito a dissentire, da appassionato di riproduzione audio e progettazione di diffusori acustici, e curioso di sentire le tue motivazioni


argomenta!!!?? i marchi che producono qualita' in ambito audio sono molteplici e Bowers & Wilkins non ne fa parte. se non si fosse capito sono solo prodotti estetici, fanno design ( e non sempre ), niente piu'. mai sentito parlare di Tannoy,B&W,chario e tante tante altre.
Ale55andr016 Maggio 2017, 17:49 #10
Originariamente inviato da: devilred
argomenta!!!?? i marchi che producono qualita' in ambito audio sono molteplici e Bowers & Wilkins non ne fa parte. se non si fosse capito sono solo prodotti estetici, fanno design ( e non sempre ), niente piu'. mai sentito parlare di Tannoy,B&W,chario e tante tante altre.


Ehm, fermo restando che tecnicamente non hai argomentato, ti sei perso in un tragicomico bicchier d'acqua: bower & wilkins È B&W che appunto usa le lettere dei due fondatori dell'azienda inglese nello stemma del marchio, B&W, appunto...io stesso ho una coppia B&W serie 600 (http://imgur.com/a/saYtq) col classico mid giallo in kevlar, famosissimo segno distintivo del marchio da decenni

Mi sa che ti sei confuso con B&O, cioe Bang & Olufsen

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