iPod shuffle, piccolo e loquace

iPod shuffle, piccolo e loquace

Recensione del più piccolo lettore musicale tra le proposte di Apple. Il nuovo iPod shuffle riduce ulteriormente le sue dimensioni e "perde" i pulsanti di controllo, che si spostano sul cavo degli auricolari

di pubblicato il nel canale Apple
AppleiPod
 

Introduzione

Sin dall'introduzione della prima generazione di lettori iPod shuffle l'obbiettivo di Apple è stato estremamente chiaro. Fornire al pubblico un lettore MP3 essenziale, di dimensioni ridottissime ed incentrato sulla filosofia richiamata dal suo stesso nome, ovvero la modalità shuffle. Con questo termine, lo specifichiamo ad uso dei meno informati in merito alle attività della Mela, Apple indica niente meno che la modalità di riproduzione brani in ordine casuale, ovvero ciò che nella maggior parte dei dispositivi concorrenti è chiamata "random play".

La prima generazione di lettori iPod shuffle sorprese il pubblico, e non necessariamente in senso positivo: la Mela propose infatti un lettore MP3 privo di display asserendo che, per il preciso target del prodotto, la presenza di un display non era indispensabile.

La stessa strada è poi stata percorsa anche dalla seconda generazione di iPod shuffle, che è andato incontro ad un massiccio restyling estetico ed ha visto le dimensioni ridursi notevolmente. E' con la seconda generazione di shuffle che Apple introduce la clip sul dorso del lettore.

Con un processo di ulteriore semplificazione Apple propone quindi, lo scorso marzo, la terza generazione di lettori iPod shuffle che estremizza il concetto di essenzialità espresso con i modelli di prima e seconda generazione. Il nuovo iPod shuffle, infatti, oltre a vantare dimensioni ridottissime (l'ingombro volumetrico complessivo è pari alla metà del già piccolo shuffle di seconda generazione) perde i comandi di riproduzione, che vengono spostati in un piccolo telecomandino integrato nel cavo degli auricolari.

 
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