Test configurazioni RAID Serial ATA

Test configurazioni RAID Serial ATA

Avendo a disposizione più dischi SerialATA e disponendo di un controller, integrato od esterno, quali vantaggi si possono ottenere? Questa è una delle domande alle quali abbiamo voluto cercare una risposta, misurando le prestazioni ed analizzando pregi e difetti delle catene RAID configurabili con 4 dischi SerialATA

di pubblicato il nel canale Storage
 

Misurazioni Winbench - parte 1

Diverse le considerazioni da fare riguardo alle prestazioni in lettura sequenziale. Innanzitutto le prestazioni del disco Seagate Barracuda 7200.7 preso singolarmente, superiori a quelle misurate in occasione dei test dello stesso disco di capienza inferiore condotto qualche mese fa (Seagate Barracuda 7200.7 SATA vs PATA). Altra considerazione da fare consiste nel limite di 133 MB al secondo massimi teorici per quanto riguarda la bandwidth del bus PCI, al quale sia il controller Promise che il chip Silicon Image si appoggiano.

Tale bus PCI è infatti un 33MHz a 32 bit, ben diverso da quello a 66MHz 32/64 bit installato su tutte le motherboard server oriented. Torneremo su questo discorso nelle conclusioni. 

Tale limite è la causa del collo di bottiglia evidente, più che nel grafico sopra riportato, negli screenshot riportati di seguito. La configurazione in RAID 0, la più performante, rimane in lettura sequenziale praticamente sempre costante sul valore massimo consentito dall'interfaccia. 

Stesso discorso si può affrontare per le configurazioni in RAID 5 ed in RAID 10, che però mostrano un calo quando vengono letti dati posti nella parte interna del disco, ovvero dove le prestazioni in lettura e scrittura calano a causa del minor diametro dei piatti e del conseguente minor contenuto di dati letti o scritti a parità di regime di rotazione.

Si può notare come la lettura sequenziale del disco preso singolarmente sia tutto sommato lineare, seguendo un andamento regolare.

Stesso discorso vale per la configurazione RAID 1, mirroring, in quanto tale configurazione non prevede incrementi prestazionali di alcuna sorta, essendo studiata per garantire un'esclusiva funzione di back-up dei dati. Le prestazioni sono simili a quelle di un disco singolo.

In modalità RAID 10 emergono i limiti del bus PCI; le prestazioni massime teoriche dovrebbero essere doppie rispetto a quelle del disco singolo (mettiamo teoriche in neretto per ricordare che le prestazioni reali sono sempre inferiori). Contando che il singolo disco parte da circa 65000 KB al secondo ci si aspetterebbe un risultato superiore. Il grafico mostra infatti che la curva teorica doveva essere più alta a sinistra, ma è limitata proprio dal bus PCI a 33MHz 32 bit.

Tale limite emerge in maniera evidente in modalità RAID 0 con quattro dischi; le prestazioni sono seriamente compromesse dalla limitata bandwidth, minimizzando i benefici di questa configurazione con questo numero di dischi.

Stesso discorso vale per configurazioni RAID 5. Ricordiamo però che siamo nel campo delle misurazioni di transfer rate il lettura sequenziale, situazione difficilmente riscontrabile in una postazione PC.

 
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