Terratec Aureon 7.1 Universe

Terratec Aureon 7.1 Universe

La prima metà del 2004 non è solo il periodo delle grandi novità in campo video, ma esistono anche numerose rivelazioni anche nell’ambito delle schede audio. Terratec, in particolare, dopo l’ottima Aureon 7.1 FireWire, ci propone questa Aureon 7.1 Universe, un prodotto che va a contrapporsi direttamente con la Sound Blaster Audigy 2 ZS Platinium Pro di Creative

di pubblicato il nel canale Multimedia
Creative
 

Introduzione: lo standard AC‘97

Esistono diverse branche all’interno dell’informatica e ognuna di queste possiede un proprio livello di sviluppo così come una propria velocità evolutiva. Campi come quello delle schede video stanno subendo un progresso fulmineo e bruciante, altri invece tendono a stagnare all’interno del mercato.

Molti sono i motivi che possono portare ad una situazione simile. Normalmente è la domanda a caratterizzare il ritmo di innovazione in una determinata tipologia di mercato (non necessariamente legato all’informatica). Nel caso dei DSP, dei codec e di tutte quelle componenti legate all’elaborazione dell’audio, il progresso è stato dettato da alcuni standard. In particolare lo standard che definisce l’implementazione hardware e software dell’audio su un personal computer è stato definito da Intel nel 1997 e si chiama AC ’97.

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L’AC ’97 versione 1.0 definiva un sample rate fisso pari a 48 kHz ed un solo canale stereo in output. Naturalmente per l’epoca queste non erano caratteristiche molto stringenti se consideriamo che nel 1997 applicazioni di audio posizionale così come la visione di film su DVD non erano assolutamente diffuse. Il 22 maggio del 1998 alla versione 1.0 successe la 2.1 che rappresentava un grosso passo in avanti visto che veniva introdotto il supporto al sample rate variabile (con frequenza massima di 48 kHz). La precisione di calcolo del DAC e l’ADC rimase a 16 bit, ma con la possibilità da parte dei vari produttori di implementare soluzioni a 18 bit o 20 bit. Infine fu annunciata la prima specifica dell’audio in multicanale per garantire fino a sei canali analogici in output. Le revisioni 2.2 e 2.3 (quest’ultima datata ad aprile 2003) furono degli ulteriori affinamenti: supporto all’uscita digital S/PDIF,  maggior numero di canali in output ed in input e fu definito che il package di un codec AC ’97 compliant debba essere a 48 pin. Quest’ultima caratteristica si è resa necessaria soprattutto per un discorso di integrazione dei codec sulle schede madri.

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Intel non ha mai ritenuto importante supportare la diffusione dell’audio con una risoluzione superiore ai 16 bit e 48 kHz in campo analogico essenzialmente perché tale funzionalità sarebbe stata sfruttata solo in pochissime occasioni nel mercato PC consumer. Inoltre lo standard AC ’97 2.2 definì la presenza di un’uscita digitale S/PDIF con precisione a 24 bit e 96 kHz il che, secondo Intel, restringeva ulteriormente l’utilità di un supporto alle uscite analogiche (chi aveva sistemi home theatre avrebbe dovuto sfruttarli unicamente via uscita digitale). Solo recentemente con lo standard High Definition Audio, che andrà a soppiantare l’attuale AC ’97, Intel ha deciso di abbattere tale limitazione.

 
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